mercoledì 22 ottobre 2014

Hommage à Robert - Gilles Azzoni

Di alcuni vini riesco difficilmente a fare a meno. Magari non ce n'è sempre una bottiglia in casa, ma quando capito in enoteca e ne vedo una, ci giro intorno, rifletto che forse vorrei provare qualcosa di nuovo, ed alla fine, nove volte su dieci, vado a finire là. Una sorta di dipendenza che fortunatamente mi accade con vini dal prezzo contenuto, quelli da godersi tutti e subito, senza stare a pensare troppo all'abbinamento col cibo. Ed il vino per il quale recentemente posso dichiarami "addicted" è questo rosso dell'Ardeche (Loira) del quale fortunatamente il mio amico Antonio ha sempre una discreta scorta nella sua enoteca.

Il vino si chiama Hommage à Robert e lo fa un vignaiolo di nome Gilles Azzoni la cui cantina ha il poetico nome di Le Raisin et L'Ange (l'acino e l'angelo). Gilles è in effetti un pò poeta nel descrivere il suo mondo "Al Mas de Begude (il nome della tenuta) l'acino è il bambino, la vigna è la regina madre ed il vignaiolo è il pastore che l'accompagna". E differenzia in seguito l'accompagnatore dal "trasformatore", definendo il primo come qualcuno che accetta di dare priorità alle circostanze che possono anche modificare quelli che sono i suoi obiettivi di lavoro, mentre il secondo come colui che porterà a termine ciò su cui mette le mani facendone un qualcosa a sua immagine e somiglianza, probabilmente ignorando il contesto in cui si muove. Poche parole ma fondamentali per capire la sua filosofia di lavoro ma direi anche per capire l'abisso che c'è tra i due modi di concepire la produzione di vino attualmente: quella artigianale e quella industriale.

Gilles Azzoni nelle sue cantine semi-interrate 
Nelle sue cantine semi-interrate dove la temperatura non è regolata, Gillez Azzoni trasferisce le uve raccolte a mano e pestate con i piedi, per i suoi vini, ed i rossi sono a prevalenza Syrah. Nel Fable, il rosso più potente, è coadiuvato solo da circa il 20% di Grenache, mentre nell'Hommage al 50% circa di Syrah si uniscono in egual misura Grenache, Merlot e Cabernet Sauvignon. 

E' un vino apparentemente semplice, "de soif" (da sete) come dicono in Francia ma capace di tirare fuori tutta la sua personalità sorso dopo sorso, tra spezie, frutta, leggerezza e spensieratezza. Lascia in bocca sapore buonissimo di uva spremuta, richiama il secondo bicchiere e di sicuro la bottiglia sarà finita in pochissimo tempo. Non dovrei specificarlo nemmeno, ma si tratta di un vino senza alcun tipo di additivo, nè lieviti nè solforosa aggiunta. Affinato in acciaio, può essere tenuto anche un paio d'anni in bottiglia ma perchè farsi del male? certi vini vanno goduti giovani. Esce dalla cantina a circa 7 euro, quindi anche con il trasporto ed il ricarico non sarà di certo una spesa folle. 

Qui il blog di Gilles Azzoni.

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