lunedì 19 gennaio 2015

Marc'Aurelio - Crocizia

Bevo i vini di Crocizia con soddisfazione da qualche anno ormai. Gira che ti rigira nella mia cantinetta ci sono sempre delle bottiglie di questa piccola cantina del parmense, con appuntamenti fissi immancabili come la Z'nestra all'arrivo dell'estate o uno dei loro rossi per il periodo natalizio.  I loro vini sono sinceri e genuini, ogni anno hanno delle caratteristiche che li differenziano dal precedente, sanno esprimere la storia che hanno dietro e si bevono con facilità ed interesse. E soprattutto, sono buoni. Non l'ho specificato ma i vini qui sono prevalentemente rifermentati in bottiglia, come da tradizione del territorio, e tutti fatti senza fronzoli, il che significa territorialità non contaminata da nulla che non sia proprio della vigna e dell'uva, con pochissima solforosa aggiunta. I vitigni presenti sono Malvasia, Sauvignon Blanc, Croatina, Barbera, Pinot Nero e Lambrusco Maestri. Ed è proprio dell'etichetta che vede protagonista quest'ultimo in purezza che vi voglio parlare.


Il Marc'Aurelio è un Lambrusco che non stanca mai. Fitto rosso rubino, spuma leggerissima, esprime subito la freschezza olfattiva per poi tirar fuori note fruttate e leggermente balsamiche con la permanenza nel bicchiere e con il crescere della temperatura (non servitelo ghiacciato come molti fanno con un lambrusco, lo mortifichereste). Il sorso è assolutamente godereccio, di perfetto equilibrio tra acidità e sapidità, col tannino in lontananza che fa da cornice ad un gusto rotondo ma allo stesso tempo sbarazzino. Difficile resistere a lungo senza fare il bis.
Questo vino si può abbinare a tutto tondo a pasti a base di affettati e ciò che li accompagna di regione in regione (tigelle, piadine, focacce, bruschette, ecc) o a paste al forno classiche (lasagna su tutte) ma l'abbinamento classico è per il pranzo natalizio a base di cappelletti in brodo con bollito a seguire. Non solo per sgrassare ma per completare un momento di assoluta gioia di vivere. Prezzi assolutamente irrisori e tanti elogi per la disponibilità della versione magnum che rende ancora più giustizia ad un vino che non dovreste farvi scappare. 

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