lunedì 2 febbraio 2015

Boutonniere Vin de France - Mondon Demeure

Lo premetto, questo è un post fuori stagione. Me lo volevo lasciare per i primi caldi, o addirittura per le notti d'estate, quelle in cui si può chiudere la giornata festeggiando con un barbecue sotto le stelle. Ma poi non ce l'ho fatta, non ho resistito, per questo vino non potevo aspettare così tanto. E poi in fondo, un vino come questo non può essere relegato ad una sola stagione, perchè è buono sempre, con ogni temperatura, con ogni occasione, direi quasi con ogni piatto (ma esagerei).

Date le premesse forse in molti penseranno che io stia parlando di un bianco fresco e tranquillo. E invece no. Parlo di Gamay, vitigno che mi regala tantissime sensazioni e che quasi mai mi delude. E soprattutto parlo del Boutonniere, rosso sbarazzino di Mondon-Demeure, situata nel Forez, geograficamente parte del dipartimento francese Rhone-Alpes (quello di Lione, per intenderci).
 Si tratta di una zona il cui microclima è dato dall'influenza del fiume Loira e dalla presenza di massicci montuosi in abbondanza. I terreni in gran parte vulcanici completano un quadro ottimale per la viticoltura, qui praticata soprattutto da piccoli artigiani che senza l'ausilio di grande forza economica lavorano in appèlation poco note ed ai margini della grande distribuzione.

Questo è anche il caso di Christiane e Daniel Mondon e Vincent Demeure che insieme nella loro vigna di sei ettari scarsi producono 40000 bottiglie l'anno di vini tutti da godere, senza utilizzare materiale chimico in vigna e fermentando il tutto con i lieviti indigeni, senza solforosa e senza controllare la temperatura in cantina. Infine, i vini non subiscono alcun tipo di filtraggio. Il vino in questione, il Boutonniere, al Gamay protagonista sono affiancate una decina di varietà locali riscoperte in vigna. La particolarità di questo vino è la vinificazione che avviene per 20 giorni in un contenitore in fibra di vetro con parte dei raspi e poi successivamente trasferimento in botte dove rimane 8 mesi.

Voi direte: allora si tratta di un rosso pesante, che c'èntra il clima estivo? Invece la sorpresa è che al sapore intenso e profondamente tradizionale, si contrappone una leggerezza, una bevibilità, un piacere semplicemente straordinari. Naso con spezie e frutti rossi, sfondo vanigliato, in bocca la mineralità, il tannino gentile, l'equilibrio. Vino che si può bere tranquillamente anche fresco. Abbinamento straordinario per la carne rossa alla brace, ma regge senza problemi anche delle carni salsate o perchè no un bel ragù. Quindi prendete quel fuori stagione come un mio ricordo personale, visto che questo è per me IL rosso per l'estate. Ma provatelo anche col freddo, Si gode alla stessa maniera,

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