giovedì 3 marzo 2011

Riserva Della Cascina

Oggi parlo con piacere di una realtà vinicola alla quale mi sento particolarmente vicino, e non solo per motivi logistici. Si tratta della cantina chiamata Riserva della Cascina, le cui vigne sono situate sul Parco dell'Appia Antica, nei pressi di Ciampino, praticamente a ridosso di Roma. Difficile pensare a prodotti di qualità quando ci si trova in un luogo dove l'urbanizzazione selvaggia ha preso il sopravvento ed il rumore delle macchine (per non parlare di quello degli aerei!) è ormai ben più frequente dei versi degli animali. Eppure alla Riserva della Cascina, grazie ad esperienza, passione e rispetto per la natura e per la salute dell'uomo, ci provano. E con ottimi risultati.

I loro sono vini di pianura che vogliono riflettere un territorio, quello dei Castelli Romani, che pur differenziandosi di zona in zona ha un filo conduttore molto spesso dimenticato. E' normale che si  abbia a che fare con vini che non fanno della profondità la loro bandiera e prediligono volentieri l'agilità del sorso alla struttura. D'altronde sono sempre stato del parere che una zona vinicola non debba essere rivalutata cercando di produrre il "vinone" a tutti i costi anche quando le condizioni non lo consentono. Molto meglio lavorare bene sul materiale che si possiede esaltando la piacevolezza e le sfaccettature territoriali in prodotti che siano prima di tutto sinceri. Ed è proprio questa la base da cui si parte alla Riserva della Cascina.

Le coltivazioni della casa (non solo uve) sono tutte in regime di agricoltura biologica, non per moda ma per convinzione che questo tipo di approccio sia strettamente legato ad una migliore qualità, oltre che ad una vita sana. Le etichette imbottigliate sono tre: il Marino Superiore 2009 è un bianco da bere a ripetizione senza trascurarne i notevoli aspetti organolettici. Dalle note olfattive che richiamano alla polpa di frutta, agli agrumi ed ai fiori di campo si passa ad un assaggio dritto, con la freschezza in primo piano a testimonianza di un'ottima acidità, corredata da un gustoso sapore che si chiude con la classica nota ammandorlata molto rotonda e piacevole e lontana da quella sgradevole sensazione di amarognolo spesso collegata a questa caratteristica dei vini dei Castelli. E' un Marino esile ma versatile, che si accompagna ad aperitivi ed antipasti, senza trascurare la cucina di pesce o qualche primo piatto della tradizione, vedi cacio e pepe o aglio olio e peperoncino.

Il secondo vino è il Castelli Romani Rosso 2009, blend di Sangiovese, Montepulciano e Merlot, che si rivela incredibilmente buono. Anche in questo caso parliamo di un prodotto che evita voli pindarici e si consolida nella cosiddetta fascia media ma non ha assolutamente nulla da invidiare ad etichette dal prezzo maggiore anche non di poco (siamo a 5,40 euro a bottiglia). Profumi di vigna, tocco minerale, sorso nitido e pieno, una bella morbidezza ed un equilibrio da manuale per un rosso che dovrebbe essere da esempio per molti produttori della zona troppo spesso all'inutile ricerca di brunelli de noantri. Da tutto pasto per antonomasia, sbizzarritevi negli abbinamenti e se proprio siete indecisi provate col classico bucatino all'amatriciana.

Il terzo vino imbottigliato è il prodotto di punta dell'azienda, il Bianco Galieno proveniente esclusivamente da Malvasia Puntinata. Purtroppo l'ultima annata prodotta è esaurita e la nuova deve ancora essere imbottigliata quindi l'assaggio è rimandato, ma rimangono i bei ricordi dell'ultima bevuta, per un vitigno che regala sempre vini di spessore e di calibrata aromaticità.

Della Riserva della Cascina mi piace sottolineare anche la produzione di sfuso che alza parecchio l'asticella della diffusa mediocrità in questo settore: bianchi e rossi certificati bio a meno di due euro al litro da prendere direttamente dalla botte e da bere tutti i giorni senza dimenticarsi il gusto del vino "vero" non è cosa da tutti i giorni. Un bell'esempio, di qualità, di modo di vivere, di filosofia agricola. A due passi dal raccordo. Andateci, sarà una bella giornata.

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